| Dimensioni apertura mascelle (mm) | 900 x 650 mm |
|---|---|
| Potenza motore | 75 kW |
| Velocità del volano | 277 rpm |
| Peso | 11.400 kg |
| Valore CSS min./max. | 50 - 150 mm |
| Capacità di produzione | 90 - 270 t/h |
| Dimensioni apertura mascelle (mm) | 900 x 650 mm |
|---|---|
| Potenza motore | 75 kW |
| Velocità del volano | 277 rpm |
| Peso | 11.400 kg |
| Valore CSS min./max. | 50 - 150 mm |
| Capacità di produzione | 90 - 270 t/h |
Il CJC-90 rappresenta un componente fondamentale nella gamma di attrezzature per la frantumazione primaria di CONSTMACH, progettato specificamente per le operazioni che richiedono prestazioni robuste su un’ampia varietà di materiali. Con un’apertura a mascelle di 900 x 650 mm e una capacità di produzione compresa tra 90 e 270 tonnellate all’ora, questo frantoio soddisfa le esigenze di riduzione iniziale in cave, impianti minerari e stabilimenti di produzione di materiali da costruzione, dove la durezza del materiale varia in modo significativo.
Ciò che distingue questo modello è la sua notevole versatilità di lavorazione. Dal calcare tenero fino ai giacimenti di granito eccezionalmente duro, il CJC-90 gestisce alimentazioni molto diverse senza compromettere l’efficienza operativa. Questa adattabilità deriva da angoli delle mascelle calcolati con precisione, combinati con elevate velocità del volano che mantengono un’inerzia costante durante l’intero ciclo di frantumazione. La macchina lavora a 277 rpm, una velocità che garantisce uno slancio continuo anche durante la lavorazione dei materiali più resistenti. Questa caratteristica risulta particolarmente preziosa nelle applicazioni in cui la composizione del materiale alimentato cambia frequentemente nell’arco della giornata produttiva.
La struttura portante del CJC-90 rispecchia i principi costruttivi di livello industriale. Il telaio di base è realizzato mediante saldatura ad arco sommerso e successivo trattamento di distensione termica, un processo che elimina le tensioni interne e migliora la stabilità dimensionale nel lungo periodo. Questo metodo produttivo previene le deformazioni del telaio che si verificano normalmente in condizioni di esercizio gravose e prolungate. A supporto del meccanismo di frantumazione operano cuscinetti a rulli sferici sovradimensionati con proprietà di autoallineamento. Questi cuscinetti sopportano i consistenti carichi radiali e assiali generati durante la frantumazione, compensando al contempo i piccoli disallineamenti che si possono sviluppare dopo lunghi periodi di servizio.
Il gruppo pitman è realizzato in acciaio al cromo-nichel stampato a caldo, una scelta dettata dalle sollecitazioni estreme tipiche della frantumazione primaria. Questa lega offre la tenacità necessaria per assorbire i carichi d’urto quando materiale sovradimensionato entra nella camera di frantumazione, riducendo il rischio di guasti catastrofici ai componenti. I grandi volani collegati al sistema svolgono una doppia funzione: immagazzinano energia cinetica nella fase di apertura del ciclo di frantumazione e la rilasciano durante la fase di compressione, garantendo una coppia più uniforme e riducendo i picchi di assorbimento di potenza sul motore di azionamento da 75 kW.
La flessibilità operativa è assicurata dal sistema idraulico di regolazione, una caratteristica che distingue questo frantoio dalle soluzioni con regolazione meccanica. Gli operatori possono modificare il valore del closed side setting (CSS) tra 50 e 150 mm senza fermare la produzione o dover accedere manualmente a punti di regolazione in spazi ristretti. Questa possibilità consente di reagire rapidamente ai cambiamenti delle specifiche del prodotto o delle caratteristiche del materiale in alimentazione, riducendo i tempi di fermo durante il passaggio da una pezzatura all’altra. Quando i requisiti di produzione passano da materiale per sottofondi a pietrame di grandi dimensioni (rip-rap), la regolazione avviene tramite pressione idraulica controllata anziché con procedure meccaniche lunghe e complesse.
Tra le dotazioni di sicurezza figurano piastre e blocchi posteriori di protezione che salvaguardano i componenti critici dai danni causati dal passaggio in camera di materiali non frantumabili. Qualora ferro estraneo o altri contaminanti entrino insieme al materiale di alimentazione, questi elementi assorbono l’urto evitando che forze distruttive vengano trasmesse ai cuscinetti o alla struttura del telaio. Per impianti che lavorano su turni prolungati, è possibile integrare un sistema opzionale di lubrificazione automatica, che assicura un apporto costante di lubrificante alle superfici dei cuscinetti senza dipendere da intervalli di manutenzione manuale.
Con i suoi 11.400 kg, il CJC-90 offre la massa necessaria per un funzionamento stabile, pur rientrando nelle capacità di trasporto e installazione delle attrezzature di cantiere standard. Questo peso contribuisce allo smorzamento delle vibrazioni e a una corretta distribuzione dei carichi sulle fondazioni, fattori che influiscono sia sulle prestazioni del frantoio sia sulla durata delle strutture di supporto.
CONSTMACH integra questo modello di frantoio a mascelle sia in configurazioni di frantumazione fisse che mobili, rendendolo adatto a impianti stazionari o a progetti mobili in cui la frantumazione deve avvenire in più siti. La macchina opera come stadio primario di riduzione, ricevendo materiale direttamente dall’estrazione e producendo un materiale intermedio idoneo alla frantumazione secondaria o all’impiego diretto nelle applicazioni che accettano granulometrie più grossolane.
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