| Dimensioni apertura mascelle (mm) | 1.100 x 850 mm |
|---|---|
| Potenza motore | 132 kW |
| Velocità del volano | 230 rpm |
| Peso | 33.000 kg |
| Valore CSS min./max. | 60 - 200 mm |
| Capacità di produzione | 150 - 420 t/h |
| Dimensioni apertura mascelle (mm) | 1.100 x 850 mm |
|---|---|
| Potenza motore | 132 kW |
| Velocità del volano | 230 rpm |
| Peso | 33.000 kg |
| Valore CSS min./max. | 60 - 200 mm |
| Capacità di produzione | 150 - 420 t/h |
Il CJC-110 rappresenta una soluzione fondamentale per le operazioni che richiedono capacità di frantumazione primaria robuste. Con un’apertura a mascelle di 1.100 x 850 mm e una capacità di produzione compresa tra 150 e 420 tonnellate all’ora, questa macchina gestisce la riduzione iniziale di materiali che coprono l’intero spettro di durezza. Che si tratti di calcare tenero o di granito altamente resistente, il CJC-110 mantiene prestazioni costanti grazie ai suoi principi di progettazione ingegneristica.
Al centro dell’affidabilità di questo frantoio si trova la sua costruzione heavy-duty. Il telaio di base è realizzato mediante saldatura ad arco sommerso seguita da trattamento di distensione termica, creando una struttura in grado di sopportare richieste operative continue. Questo processo produttivo elimina le tensioni interne che normalmente portano a rotture premature del telaio nelle attrezzature di frantumazione. Il telaio supporta cuscinetti a rulli sferici sovradimensionati con proprietà di autoallineamento, garantendo che il meccanismo di frantumazione mantenga il corretto allineamento anche sotto carichi estremi. Questi cuscinetti assorbono i carichi radiali e assiali, compensando al tempo stesso i piccoli disallineamenti che si verificano durante il funzionamento.
Il gruppo pitman merita particolare attenzione dal punto di vista dell’ingegneria dei materiali. L’acciaio al cromo-nichel stampato a caldo fornisce la resistenza necessaria per gestire i carichi d’urto dovuti a materiale di grande pezzatura in alimentazione. Questo processo di forgiatura crea una struttura fibrosa che resiste alla propagazione delle cricche, prolungando in modo significativo la vita del componente rispetto alle alternative in ghisa. Quando le richieste di frantumazione superano le condizioni previste, il pitman assorbe e distribuisce le sollecitazioni senza cedimenti catastrofici, proteggendo i componenti a valle e mantenendo la continuità operativa.
La potenza è fornita da un motore da 132 kW che aziona i volani a 230 rpm. Il grande diametro dei volani immagazzina energia cinetica durante l’intero ciclo di frantumazione, mantenendo lo slancio quando le mascelle incontrano materiale particolarmente duro. Questo accumulo di energia evita lo stallo del motore e garantisce un’azione di frantumazione più regolare. La velocità relativamente moderata dei volani bilancia la forza di frantumazione con la produttività, ottimizzando il compromesso tra rapporto di riduzione e capacità di produzione.
La flessibilità operativa è assicurata dal sistema idraulico di regolazione, che consente di impostare il valore del closed side setting tra 60 e 200 mm. Questo intervallo permette di soddisfare differenti richieste di pezzatura del prodotto senza interventi meccanici di smontaggio. Gli operatori possono modificare l’apertura tra le mascelle monitorando nello stesso tempo la produzione, regolando finemente il settaggio in funzione delle caratteristiche del materiale e delle esigenze delle fasi di processo a valle. Il sistema idraulico risponde rapidamente ai comandi di regolazione, riducendo al minimo i tempi di fermo durante i cambi formato.
Per impianti con cicli di lavoro particolarmente gravosi, il CJC-110 può essere equipaggiato con sistemi di lubrificazione automatica. Questi sistemi eliminano la necessità di intervalli di ingrassaggio manuale, garantendo che cuscinetti e boccole ricevano sempre la corretta quantità di lubrificante indipendentemente dall’organizzazione dei turni. Una lubrificazione costante riduce l’usura dovuta all’attrito e previene i danni termici che si verificano quando le superfici critiche lavorano a secco.
Il peso operativo di 33.000 kg fornisce la massa necessaria per un’azione di frantumazione stabile. Questa massa importante ancora il frantoio durante il funzionamento, impedendo movimenti che ridurrebbero l’efficienza di frantumazione e accelererebbero l’usura dei punti di fissaggio. La geometria della camera di frantumazione, combinata con angoli delle mascelle calcolati con precisione, crea un punto di presa efficiente che cattura il materiale in alimentazione e ne riduce progressivamente la pezzatura man mano che scende nella camera.
I frantoi a mascelle CONSTMACH si integrano sia in configurazioni di frantumazione fisse sia mobili, operando come stadio primario di riduzione. Questa versatilità consente di utilizzare la stessa tecnologia di frantumazione in diversi layout di impianto e con differenti esigenze produttive. Il CJC-110 fornisce le prestazioni costanti di cui dipendono i sistemi di vagliatura e frantumazione secondaria a valle, creando le basi per impianti completi di produzione di aggregati.
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