Quando le operazioni di frantumazione richiedono sia potenza che precisione, soprattutto con materiali duri come granito e basalto, la scelta dell’attrezzatura diventa fondamentale. Il JCV-1 di CONSTMACH risponde a questa esigenza integrando tre stadi di frantumazione specializzati in una soluzione mobile che offre un prodotto finale costantemente di alta qualità, senza compromettere l’efficienza.
Questa configurazione a triplo telaio rappresenta una combinazione strategica delle tecnologie collaudate degli impianti mobili di frantumazione JC-1 e di produzione di sabbia V-70. Il risultato è un sistema progettato specificamente per gli operatori che devono trattare rocce estremamente dure e, allo stesso tempo, produrre materiale fine con eccellenti caratteristiche di cubicità. L’ingegneria alla base di questo frantoio mobile va oltre un semplice assemblaggio: riflette anni di perfezionamento nel design, nella scelta dei materiali e nella precisione costruttiva.
Il primo telaio ospita lo stadio di frantumazione primaria, basato sul frantoio a mascelle CJC-60. Questa unità gestisce materiale in ingresso fino a 610 x 380 mm, convogliandolo tramite un alimentatore vibrante che assicura un flusso costante. Ciò che distingue questo stadio è il sistema integrato di nastro di bypass, che rimuove terra e materiale indesiderato prima che raggiungano la camera di frantumazione. Il nastro di alimentazione trasferisce poi direttamente il materiale frantumato al secondo stadio, mentre i piedini idraulici garantiscono una stabilità assoluta durante il funzionamento. Un sistema di abbattimento polveri mantiene l’area di lavoro pulita e l’automazione basata su PLC consente il comando a distanza tramite interfaccia tablet.
Il secondo telaio è incentrato su un frantoio a cono Metso HP 100, sebbene possano essere specificati modelli equivalenti in base ai requisiti del progetto. Questo stadio affina il materiale proveniente dal frantoio a mascelle, con un vaglio vibrante a due piani che classifica il prodotto. Il materiale che necessita di ulteriore riduzione viene ricircolato al frantoio a cono tramite un nastro di ricircolo, garantendo una pezzatura ottimale. I nastri di accumulo richiudibili rendono semplice la gestione del materiale, mentre un altro nastro di alimentazione trasferisce il materiale di dimensione adeguata al terzo telaio. Come il primo stadio, anche questo telaio è supportato da piedini idraulici e dotato di un sistema completo di abbattimento polveri. Gli operatori possono optare per un gruppo elettrogeno diesel integrato se l’alimentazione dalla rete non è disponibile in cantiere.
Il terzo telaio completa il processo con un frantoio ad urto ad albero verticale a rotore chiuso VSI 100 CR. È in questa fase che l’impianto di frantumazione mobile si distingue realmente: la tecnologia ad albero verticale produce materiale con caratteristiche di forma superiori, fondamentali per le applicazioni in cui la geometria delle particelle è determinante. Un vaglio vibrante a tre piani assicura una classificazione precisa, con il sovradimensionato che ritorna tramite nastro di ricircolo per ulteriori passaggi di frantumazione. I molteplici nastri di accumulo consentono la raccolta simultanea fino a cinque differenti frazioni di prodotto, ciascuna con specifici requisiti di granulometria.
Le rese di produzione variano da 60 a 80 tonnellate all’ora, sebbene la produttività effettiva dipenda dalla durezza del materiale e dalle specifiche del prodotto richiesto. Il modello VSI-700-CR impiegato nel terzo stadio garantisce la qualità del materiale fine richiesta da molte applicazioni, in particolare nella produzione di calcestruzzo e nella fabbricazione di asfalto, dove la forma dell’aggregato influisce direttamente sulle prestazioni del prodotto finale.
Il sistema di automazione merita un’attenzione particolare. Basata su componenti Siemens e Schneider, l’architettura di controllo con PLC gestisce tutti e tre i telai da un unico tablet di comando. Gli operatori possono monitorare i parametri di prestazione, regolare le impostazioni e risolvere eventuali anomalie senza dover salire sulle macchine o accedere a pannelli di controllo separati. Non si tratta solo di comodità: è un miglioramento fondamentale in termini di sicurezza ed efficienza rispetto ai vecchi modelli di frantoi mobili.
La mobilità definisce il vantaggio pratico di questo sistema. Ogni telaio rispetta le normative internazionali sul trasporto stradale, il che significa che l’intero impianto può essere trasferito da un cantiere all’altro senza permessi speciali o complessi piani di percorso. Il primo telaio misura 10 metri di lunghezza, 3,1 metri di larghezza e 4,4 metri di altezza. Il secondo e il terzo telaio sono identici, con 17 metri di lunghezza, 3,8 metri di larghezza e 4,4 metri di altezza. Il peso complessivo raggiunge i 90.000 kg per tutte e tre le unità, ma il design su telaio gommato con piedini idraulici rende le operazioni di posizionamento semplici e rapide.
I tempi di installazione sono cruciali nelle operazioni di frantumazione mobile, e il JCV-1 li affronta con scelte progettuali intelligenti. I meccanismi di apertura idraulica sulla tramoggia di alimentazione e sui nastri di scarico permettono agli operatori di mettere in servizio l’impianto senza l’impiego di attrezzature esterne come gru o pale caricatrici. Questa autosufficienza riduce i costi di mobilitazione e consente di avviare la produzione in tempi molto brevi, spesso entro poche ore dall’arrivo in cantiere.
I fabbisogni di potenza sono importanti ma gestibili. La potenza totale installata raggiunge 370 kW, richiedendo un generatore da 750 kVA nel caso di funzionamento scollegato dalla rete. Molte realtà riescono ad alimentare l’impianto con l’energia già disponibile in sito, ma la possibilità di integrare un gruppo elettrogeno offre flessibilità operativa nelle località più remote.
La combinazione di frantumazione a mascelle, a cono e ad urto verticale su una piattaforma mobile crea capacità produttive che in passato richiedevano impianti fissi. Gli operatori dispongono di riduzione primaria, affinamento secondario e sagomatura terziaria in un unico sistema coordinato. Le cinque frazioni di prodotto ottenute simultaneamente consentono una selezione immediata, riducendo le movimentazioni e permettendo il carico diretto per diverse applicazioni.
La qualità del materiale proveniente da questo impianto di frantumazione mobile soddisfa costantemente le specifiche più esigenti. Il design a rotore chiuso nello stadio VSI controlla la forma delle particelle, mentre i molteplici stadi di vagliatura garantiscono una distribuzione granulometrica stretta. Per le applicazioni in cui la qualità dell’aggregato determina il successo del progetto, queste caratteristiche si traducono direttamente in prestazioni e redditività.
CONSTMACH ha progettato il JCV-1 per un funzionamento prolungato in condizioni gravose. La selezione dei componenti privilegia robustezza e manutenibilità, nella consapevolezza che i fermi impianto nelle operazioni di frantumazione mobile incidono sull’intera pianificazione del progetto. I sistemi di abbattimento polveri presenti su tutti e tre i telai proteggono sia le attrezzature che gli operatori, prolungando la vita utile dei componenti e mantenendo gli standard ambientali del cantiere.
L’impianto mobile di frantumazione JCV-1 a triplo telaio è pensato per le operazioni che non intendono scendere a compromessi sulla qualità del prodotto finale o sulla flessibilità operativa. È in grado di trattare i materiali più duri garantendo al contempo le granulometrie fini e le forme delle particelle richieste dall’edilizia moderna, il tutto in una soluzione mobile che può essere spostata in funzione delle esigenze del progetto.