| Specifiche tecniche CDS-1635 | |
|---|---|
| Dimensioni vaglio disidratatore | 1.600 × 3.500 mm |
| Diametro idrociclone | 26″ |
| Potenza motore pompa slurry | 55 kW |
| Potenza motori vibranti | 2 × 7,5 kW |
| Capacità di produzione | 100–150 t/h |
| Specifiche tecniche CDS-1635 | |
|---|---|
| Dimensioni vaglio disidratatore | 1.600 × 3.500 mm |
| Diametro idrociclone | 26″ |
| Potenza motore pompa slurry | 55 kW |
| Potenza motori vibranti | 2 × 7,5 kW |
| Capacità di produzione | 100–150 t/h |
Il lavaggio dei materiali fini ha sempre rappresentato una sfida importante negli impianti di lavorazione degli aggregati. I sistemi di lavaggio tradizionali faticano spesso a trattenere le particelle micronizzate di valore, con conseguente perdita di materiale e qualità del prodotto non costante. Il sistema CDS-1635 di CONSTMACH, composto da vaglio disidratatore e idrociclone, affronta direttamente questo problema, offrendo una soluzione avanzata per la lavorazione di materiali fino a 7 mm, con capacità comprese tra 100 e 150 tonnellate all’ora.
La caratteristica distintiva di questo modello è la capacità di recuperare particelle fini fino a 90 micron. Mentre le attrezzature di lavaggio convenzionali, come le lavatrici a coclea o le ruote a benna, tendono a perdere queste particelle fini nelle acque di scarico, il CDS-1635 le cattura e le trattiene nel prodotto finale. Questa capacità risulta fondamentale quando i progetti richiedono specifici requisiti granulometrici o quando la massimizzazione della resa del materiale di cava è una priorità. Il sistema ottiene questo risultato grazie all’azione combinata di un idrociclone con diametro da 26" e di un vaglio disidratatore da 1.600 × 3.500 mm.
L’idrociclone lavora sfruttando la forza centrifuga per separare le particelle in base a dimensione e densità. L’acqua sporca contenente i materiali fini entra nel ciclone in pressione, alimentata da una pompa slurry da 55 kW. Le particelle più pesanti seguono una traiettoria elicoidale verso lo scarico inferiore (apice), mentre le particelle più leggere e l’acqua in eccesso vengono evacuate attraverso lo sfioratore superiore. Il flusso in uscita dall’apice, ricco di fini recuperati, viene quindi inviato al vaglio disidratatore, dove il processo di separazione prosegue. Il vaglio utilizza due motovibratori da 7,5 kW per generare un moto vibrante ad alta frequenza che rimuove efficacemente l’acqua residua, mentre le tele in poliuretano impediscono la perdita di materiale.
Il materiale in uscita dal CDS-1635 risulta sensibilmente più asciutto rispetto ai prodotti provenienti da altri sistemi di lavaggio. Questo aspetto è particolarmente importante nelle operazioni in cui l’accumulo di materiale bagnato crea problemi di movimentazione o quando è richiesto l’impiego immediato nella produzione di calcestruzzo o asfalto. Il minor contenuto di umidità significa anche minore contaminazione idrica nelle aree di stoccaggio e una più rapida integrazione nei processi a valle.
Gli aspetti di manutenzione hanno avuto un ruolo evidente nella progettazione di questa attrezzatura. Le tele in poliuretano del vaglio resistono ai materiali abrasivi molto meglio rispetto alle tradizionali reti metalliche, con conseguente allungamento degli intervalli di servizio e riduzione dei costi di sostituzione. I punti di accesso per ispezioni e sostituzione dei componenti sono stati posizionati in modo da ridurre al minimo i tempi di fermo durante la manutenzione ordinaria. La struttura robusta è dimensionata per sostenere le esigenze di funzionamento continuo degli impianti di aggregati ad alta capacità senza usura eccessiva.
CONSTMACH ha sviluppato questo sistema di disidratazione specificamente per gli impianti di frantumazione e le centrali di produzione di calcestruzzo che non possono permettersi di perdere materiali fini di valore durante il processo di lavaggio. L’attrezzatura è in grado di trattare diverse tipologie di aggregati, inclusa sabbia artificiale, fini di pietrischetto frantumato e sabbia naturale che richiede classificazione e disidratazione. Il suo ingombro relativamente contenuto rispetto alla capacità di trattamento lo rende idoneo sia per nuove installazioni sia per l’ammodernamento di impianti esistenti in cui lo spazio è limitato.
L’efficienza operativa del sistema va oltre il semplice recupero delle particelle fini. Rimuovendo in modo efficace l’acqua in eccesso, riduce il carico su vasche di decantazione e impianti di trattamento delle acque. Ciò risulta particolarmente vantaggioso nelle regioni con regolamenti ambientali stringenti o con risorse idriche limitate, dove il riciclo dell’acqua di processo è una condizione necessaria per la continuità operativa.
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